Formati delle cartoline da stampare con misure, proporzioni e abbondanze di taglio
Dimensioni delle cartoline da stampare
Chi lavora con la stampa lo sa bene: non basta che un’immagine sia bella sullo schermo. Deve anche rispettare delle misure precise, avere la giusta risoluzione e un margine di sicurezza per evitare brutte sorprese quando esce dalla stampante. In questa guida vediamo insieme quali sono i formati standard per le cartoline stampate in Italia, come gestire le proporzioni e cosa considerare prima di esportare il file finale.
I formati più usati per le cartoline
Il formato più comune è l’A6, ovvero 105 per 148 millimetri. È quello classico da spedire o regalare, compatibile con buste standard C6 e facile da stampare anche con stampanti casalinghe. Poi ci sono i formati A5 (148 x 210 mm) e A4 (210 x 297 mm), più grandi e usati soprattutto per poster leggeri o cartoline da appendere.
Ogni formato corrisponde a un preciso rapporto tra i lati. Per esempio, la serie A segue un rapporto costante di √2:1, utile perché consente di ridurre o ingrandire il formato mantenendo sempre le proporzioni corrette, senza distorsioni.
Per chi lavora a 300 DPI, che è la risoluzione consigliata per la stampa tipografica:
- A6: 105 × 148 mm = 1240 × 1748 pixel
- A5: 148 × 210 mm = 1748 × 2480 pixel
- A4: 210 × 297 mm = 2480 × 3508 pixel
Se invece si progetta per supporti ad alta definizione o formati speciali (tipo cartoline fotografiche da laboratorio o calendari pieghevoli), si può arrivare fino a 600 DPI, soprattutto per piccoli dettagli o testi molto fini.
Standard internazionali e uso in Italia
La serie A, secondo lo standard ISO 216, è la più diffusa in Europa. Ogni formato è la metà del precedente, se piegato parallelamente al lato corto. È una logica comoda in ambito tipografico: permette di ottimizzare la carta, evitare sprechi e semplificare il lavoro di taglio.
In Italia, il formato A6 è considerato lo standard per le cartoline da spedizione. Negli Stati Uniti, invece, prevalgono misure in pollici, come 4″ × 6″ (circa 102 × 152 mm) o 5″ × 7″ (127 × 178 mm), compatibili con le buste “Invitation” e “Greeting Card”.
Non dimenticare i margini di taglio
Chi lavora con la stampa professionale conosce bene il termine “bleed”, ovvero il margine che verrà rifilato dopo la stampa. In Italia si usa comunemente un margine di abbondanza di 3 mm per lato, ma per alcuni supporti e macchine da taglio, come i plotter o le fustelle industriali, il bleed può arrivare fino a 5 mm. Questo è particolarmente importante per le cartoline con sfondi a piena pagina o fotografie, dove un taglio impreciso comprometterebbe l’estetica.
Per esempio:
- A6 senza abbondanza: 105 × 148 mm
- A6 con bleed di 3 mm: 111 × 154 mm
- A6 con bleed di 5 mm: 115 × 158 mm
Oltre a ciò, bisogna considerare la “zona sicura” interna, ovvero un’area distante almeno 5 mm dal bordo netto, dove evitare testi o elementi grafici essenziali. Questo margine è fondamentale nei casi di stampa automatizzata, dove piccole variazioni di taglio sono comuni.
Come preparare un file pronto per la stampa
Apri il file con un programma professionale (Illustrator, InDesign o Affinity Designer) e imposta il formato con bleed attivo. La risoluzione deve essere di 300 DPI, lo spazio colore CMYK. Evita conversioni successive: lavora da subito in quadricromia, scegliendo un profilo come FOGRA39 o Coated FOGRA51, compatibile con le principali tipografie italiane.
Salva il file in PDF/X-1a o PDF/X-4, includendo i font oppure convertendoli in tracciati. Se lavori con immagini raster, meglio usare TIFF non compresso. Evita JPEG per la stampa finale.
Errori comuni da evitare
Molti file vengono rigettati dai centri stampa per motivi banali: risoluzione troppo bassa (150 DPI o meno), mancanza di margini di taglio, uso del profilo RGB, font mancanti, immagini sgranate, testi troppo vicini al bordo, oppure formati troppo grandi che rallentano la stampa. Un altro errore frequente è la mancata verifica del formato carta della stampante rispetto al documento: succede spesso con chi stampa in casa usando fogli A4 per cartoline A6, senza centrare correttamente il layout.
Conoscere le dimensioni giuste è il primo passo per una cartolina che faccia bella figura anche stampata. Meglio investire qualche minuto in più all’inizio che dover rifare tutto dopo. Se cerchi un formato che funzioni sempre, l’A6 è la scelta più semplice e sicura. Ma qualunque sia il formato, l’importante è che il file sia pensato fin dall’inizio per la stampa, con tutti gli accorgimenti professionali: risoluzione, spazio colore, margini, formato di esportazione e attenzione ai dettagli.